Wozniak boccia l’Apple Watch Edition, e continua: ‘Questa tecnologia ci renderà schiavi’

Wozniak è a favore di un’informatica più tecnica e meno modaiola, ma è sicuro che la stessa tecnologia di cui lui è stato pioniere molti anni fa ci renderà “schiavi”

In fase di presentazione Apple ha definito il nuovo Watch come il dispositivo proprietario più personale di sempre, ed è proprio uno dei pionieri del personal computer a parlarne, Steve Wozniak, con una riflessione aggiuntiva sulle versioni più costose. Agli albori di Apple, Woz e Jobs incarnavano due visioni del mondo informatico molto differenti e possiamo dire che se Wozniak fosse ancora in Apple, probabilmente Apple Watch Edition non ci sarebbe mai stato.

Wozniak Apple Watch Edition Studioweb22.com

Il co-founder della Mela è positivo nei confronti di Watch Sport e Watch, ma le versioni Edition non rientrano nel concetto che lui stesso ha di tecnologia: “Se compri i modelli più costosi, non stai comprando uno smartwatch la cui peculiarità è il numero di app disponibili”, ha dichiarato il co-fondatore di Apple a The Australian Financial Review in uno dei giudizi più fulgidi – e forse banali – che ad oggi ha ricevuto lo smartwatch aureo di Cupertino.

“Come un Rolex, lo compri per il prestigio e il marchio e diventa un simbolo di chi sei. La differenza fra un Watch da 10 mila dollari ed uno da 17 mila dollari è racchiusa nella sola scelta del cinturino, e un ingegnere come me non capisce questo modo di considerare la tecnologia, non è il mondo che mi appartiene”. Secondo Woz, insomma, Apple Watch Edition non è un prodotto informatico, e non va comprato in quanto tale.

Tuttavia, aggiungiamo noi, l’orologio d’oro della Mela si scontrerà irrimediabilmente con i compromessi del settore tecnologico, con un orologio da decine di migliaia di euro che potrebbe divenire ben presto un oggetto obsoleto, senza però assumere i connotati tipici di un prodotto senza tempo. Come verrà inteso il primo Apple Watch in oro da qui a qualche anno? Un prodotto che avrà fatto la storia, o un fermacarte molto costoso?

Wozniak ha comunque continuato sull’argomento dicendo la sua: “Non comprerò l’Edition fino a quando non sarà una cosa che vorrò utilizzare ogni singolo giorno continuamente come parte permanente della mia vita. Solo in quel momento potrei considerare di scegliere la più bella versione da gioielleria”.

Il co-fondatore della Mela si è invece espresso positivamente a riguardo del possibile ingresso di Apple nel settore dell’automotive. Secondo Woz, Apple ha bisogno di nuovi mercati da aggredire, ma comunque si dimostra estraneo alla vicenda: “Non so se Apple lo stia facendo davvero, o se stiano solo lavorando sulle loro applicazioni per CarPlay, ma sembra che la società stia assumendo un sacco di nuovo personale in grado di assemblare un veicolo”, ha risposto.

Alla domanda sul futuro della tecnologia e dell’umanità, Wozniak si rivolge con gli stessi toni distopici utilizzati da altri pionieri del mondo informatico. L’ingegnere che ha dato vita ai primi computer Apple sostiene che ci accingiamo a divenire sempre più dipendenti dalle macchine, a tal punto che stiamo consegnando loro un potere enorme: “I computer si accingono a prendere il posto degli esseri umani, non c’è dubbio”, ha detto Woz.

“Come hanno già previsto Stephen Hawking o Elon Musk, le previsioni sul futuro fanno paura. Se costruiamo questi dispositivi in modo che si prendano cura di noi per tutto, alla fine inizieranno a pensare in maniera più veloce di noi stessi, e non potranno che sbarazzarsi di noi per operare in maniera più efficiente”.

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