Intel mostra le CPU Broadwell per desktop; debutto a metà anno

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In occasione del GDC di San Francisco Intel mostra un sistema dotato di processore Core di quinta generazione con GPU Iris Pro, con TDP contenuto in 65 Watt e moltiplicatore sbloccato. In commercio tra qualche mese

In concomitanza con la Game Developer Conference di San Francisco Intel ha fornito alcuni ulteriori dettagli sulle proprie CPU della famiglia Core destinate all’utilizzo in sistemi desktop.Parliamo dei modelli basati su architettura Broadwell, costruiti con tecnologia produttiva a 14 nanometri.

Il debutto delle prime CPU Broadwell per sistemi socket 1150 LGA è prevista per la metà dell’anno, con versioni caratterizzate anche da TDP pari a 65 Watt in abbinamento a sottosistema grafico Iris Pro.

Si tratta della GPIU integrata sviluppata da Intel che vanta le più elevate prestazioni velocistiche, in grado di assicurare sulla carta un comportamento valido anche con giochi 3D eseguiti a risoluzioni elevate come quella Full HD. La GPU integrata in questi processori non è pensata per gli utilizzi più gravosi in termini di grafica 3D ma si rivela più che adatta pensando alle esigenze di sistemi di ridotte dimensioni, nei quali potenza di calcolo e consumi contenuti devono andare di pari passo.

Al momento attuale Intel ha immesso sul mercato vari processori basati su architettura Broadwell. I primi sono stati, nell’autunno 2014, quelli Core M per sistemi 2-in-1 ultrasottili e per i tablet, seguiti a inizio 2015 dai processori Core di quinta generazione destinati a sistemi notebook. Il TDP massimo di queste ultime versioni di processore è stato pari a 28 Watt, valore molto contenuto nel complesso e adatto ai sistemi notebook; per le declinazioni desktop ci attendiamo CPU con TDP di 65 Watt accanto ad altri modelli con TDP massimo attorno ai 90 Watt.

Una caratteristica peculiare delle CPU Intel Broadwell con TDP di 65 Watt è la presenza di moltiplicatore di frequenza sbloccato; di queste CPU avremo quindi anche declinazioni K in commercio, lettera che quando inserita nei nomi dei processori Intel indica proprio la possibilità di incrementare da bios il moltiplicatore di frequenza della CPU e quindi procedere agevolmente con l’overclock.

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