Google Sky, un nuovo linguaggio per liberare Android dalla schiavitù di Java

Google sta preparando un nuovo metodo ancora in fase sperimentale per sviluppare applicazioni per Android: la parola d’ordine è velocità in tutti i casi

google telefonia fi studioweb22.com

Gli sviluppatori alla base di Dart stanno sviluppando un concept per portare il framework sulle app di Android. Sky, questo il nome di “Dart on Android” per adesso funziona via browser web, ma ha degli obiettivi finali decisamente ambiziosi. Vuole portare i 120Hz all’interno delle app del robottino verde (8ms per fotogramma), per un progetto multi-piattaforma compatibile anche su iOS, o su qualsiasi piattaforma con un un browser e la “Dart VM” installata.

Con Sky, le applicazioni Android daranno inoltre priorità ai calcoli legati all’interfaccia grafica, quindi anche se l’applicazione rallenta, la schermata rimarrà sempre fluida in ogni momento e la risposta dopo ogni interazione da parte dell’utente istantanea. Solitamente, gli sviluppatori puntano a raggiungere i 60Hz, pari a 16ms per ogni singolo fotogramma, nonché riferimento per stabilire la fluidità. È anche il valore standard per quanto riguarda il refresh rate dei display su mobile.

Sebbene in ambito videoludico molti giocatori hardcore preferiscano valori più elevati, un refresh superiore ai 60Hz potrebbe portare più svantaggi che vantaggi allo stadio attuale. Il messaggio nel caso di Google Sky però è chiaro, ed è quello di privilegiare le performance su tutto, a prescindere o quasi dall’hardware integrato. In più, è evidente che Google vuole scorporarsi sempre più dal linguaggio di programmazione Java, con Dart che era nato proprio per aggirare alcune problematiche del “vecchio” linguaggio di programmazione.

Bisogna però considerare che Sky è ancora un progetto (open-source) in fase sperimentale, e manca ancora molto tempo perché venga implementato nativamente sulle app Android. Ulteriori informazioni nel video che abbiamo riportato nella pagina.

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