Il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, pubblica un video per annunciare il lancio di Internet.org Platform, un programma aperto agli sviluppatori che vogliono realizzare servizi che si possano integrare con Internet.org ed offrire al pubblico una maggior possibilità di scelta sui servizi gratuiti di base che è possibile usare.
Si tratta di una risposta in direzione delle recenti critiche che si sono sollevate da più parti in direzione dell’iniziativa Internet.org, che ha lo scopo di offrire accesso gratuito a determinati servizi web per gli utenti di dispositivi mobile nei mercati emergenti. I principali detrattori dell’iniziativa osservano come Internet.org vada a creare una sorta di “giardino cintato”, che va contro il concetto di una rete aperta.
L’iniziativa, come originariamente pensata, prevedeva l’accesso a servizi Internet di base, seppur significativamente “castrati” per ridurre la bandwidth necessaria per operare. Internet.org è già stata lanciata in nove Paesi. Qualche problema si è però verificato in India, dove alcuni attivisti hanno accusato il servizio, come detto, di non rispettare i principi della net neutrality.
Announcing the Internet.org Platform from Facebook on Vimeo.
Zuckerberg osserva come il piccolo numero di servizi offerti è tale dal momento che non sarebbe “sostenibile offrire l’intera Internet gratuitamente. Bisogna iniziare da qualche parte, quindi abbiamo lanciato il servizio prima con i partner che vogliono lavorare con noi in questa missione per connettere il mondo. Ma lavoreremo con chiunque voglia unirsi a noi”.
L’apertura a più realtà si accompagna però con la definizione di alcuni criteri che devono essere rispettati da coloro i quali vogliono prendere parte all’iniziativa. I servizi devono “incoraggiare l’esplorazione più ampia possibile della rete” allo scopo di permettere agli utenti di scoprire i benefici e i vantaggi del poter essere connessi. Non ci sono pretese caritatevoli, in quanto viene apertamente affermato che “Internet.org Platform mira a dare alle persone servizi gratuiti di valore che possano usare per scoprire l’intera ricchezza dei servizi online e diventare, infine, utenti paganti della rete”.
In seconda battuta l’erogazione di servizi gratuiti alle persone non può prescindere da un modo di sfruttare i dati in maniera estremamente efficiente. Questo esclude tutti quei servizi e siti web che fanno un uso intensivo di banda come ad esempio VoIP, video streaming, trasferimento di file, fotografie ad alta risoluzione e via discorrendo. Infine i servizi e siti devono essere ottimizzati per la navigazione tramite dispositivi mobile ed in genere per gli scenari di larghezza di banda limitata.