Allo studio del colosso del commercio online un sistema che integra produzione, stoccaggio, trasporto e distribuzione degli oggetti
Amazon vuol battere sé stessa e la celerità che contraddistingue le sue spedizioni: il colosso dell’ecommerce guidato da Jeff Bezos vorrebbe mettere stampanti 3D sui furgoni per le consegne in modo che le merci ordinate prendano vita lungo la strada verso casa dell’acquirente.
Il brevetto sottoposto al Patent and Trademark Office statunitense a cui l’azienda lavora avrebbe almeno tre vantaggi: offrire prodotti personalizzabili da parte dell’acquirente, ridurre lo spazio necessario nei magazzini di deposito merci, unificare i tempi di produzione, stoccaggio e distribuzione dei prodotti nello stesso luogo e nello stesso momento.
L’ordine infatti, verrebbe creato da stampanti tridimensionali a bordo dei furgoni oppure creato in un luogo vicino all’acquirente che può scegliere di andarlo a ritirare da solo o di riceverlo a casa. La stampa tridimensionale non è un settore nuovo per Amazon: dalla scorsa estate la compagnia di Bezos consente, per ora soltanto negli Usa, di acquistare oggetti stampati su richiesta – dai bijoux ai giocattoli – in dimensioni, colori e materiali scelti dal cliente.
Il progetto punta a sfruttare le nuove stampanti per velocizzare le consegne, un terreno su cui la società sta investendo molte energie. Esempi ne sono i test con i droni, che dovrebbero ridurrebbe i tempi a una mezz’ora, e i corrieri in bicicletta che a New York riescono a raggiungere i destinatari nel giro di un’ora dall’ordine.