Adblock Plus ha rilasciato una versione modificata di Firefox per Android che permette di eliminare i banner pubblicitari più invasivi dalle pagine web
Adblock Plus è una delle estensioni per browser più celebri nel mondo desktop ma non è mai riuscita ad imporsi sul mobile. Su Android è già disponibile da tempo come estensione per Firefox, tuttavia necessita l’installazione e relativa configurazione di due app separate. Cerca di porre rimedio alla problematica Eyeo, la stessa società che ha sviluppato l’estensione, con il nuovo Adblock Browser.
Rilasciato mercoledì in versione beta, il nuovo browser si basa sul codice open-source di Firefox 37 per Android epurato di alcune funzionalità. Non può sincronizzare contenuti con la versione desktop del browser e non è compatibile con ulteriori estensioni. Il vantaggio di avere un’app dedicata consente però alla società di avere una maggiore libertà nell’implementazione del plug-in, con impostazioni più capillari.
“Sviluppando una versione specifica del browser, otteniamo una libertà maggiore nell’implementare la funzionalità come feature principale più semplice da capire e configurare”, scrive la società nel suo blog ufficiale. La beta è necessaria per pulire il software da eventuali bug e migliorare l’usabilità, in attesa di fornire su Google Play una versione completa e rifinita con ulteriori opzioni per adattare il blocco degli ad alle esigenze degli utenti.
In via predefinita, il plug-in è configurato per bloccare solo gli inserti pubblicitari ritenuti invasivi dagli algoritmi di Eyeo (o offerti dalle società che non pagano), ma l’utente può naturalmente impostare la totale eliminazione dei banner pubblicitari a propria discrezione o disattivare il plug-in. Lo sviluppatore promette che verranno implementate anche nuove funzionalità non disponibili su Firefox, come ad esempio la possibilità di eseguire i video di YouTube dal browser stesso.
Il rilascio del browser dedicato di Eyeo riaccende un dibattito che in realtà è sempre vivo su internet. È eticamente corretto utilizzare applicativi per la rimozione forzata dei banner da una pagina web? Moltissimi dei portali online utilizzano i banner come esclusiva fonte di guadagno, e riescono a supportare il servizio che offrono attraverso gli introiti provenienti dalle pubblicità. Senza pubblicità, in molti casi, alla lunga non ci sarà neppure quel servizio.
Bloccando i banner si ammazza l’editoria online, e c’è poco da disquisire su questo punto, anche se è vero che in alcune implementazioni troppo aggressive a venire ammazzata è la stessa fruibilità dei contenuti della pagina.