Utenti tracciati tramite droni in volo sfruttando le tecnologie wireless

Drone Wireless - Studioweb22.com

Sfruttando le tecnologie wireless integrate nei dispositivi mobile è possibile tracciare il singolo client nei propri spostamenti. Vicino a Los Angeles il tracciamento è stato effettuato utilizzando una flotta di droni che hanno raccolto i dati di posizione degli utenti registrandone gli spostamenti

Le tecnologie wireless integrate in smartphone o altri dispositivi mobile possono essere sfruttate da terzi per inviare sul nostro terminale informazioni pubblicitarie, è il caso ad esempio di locali pubblici che con questo sistema promuovo il proprio business nell’area circostante offrendo piccoli sconti agli utenti. Ma le stesse tecnologie possono essere sfruttate anche per tracciare la posizionee gli spostamenti all’insaputa dell’utente stesso.

Utenti tracciati tramite droni in volo sfruttando le tecnologie wireless

Per queste azioni sono spesso usati i dati raccolti da Hotspot pubblici, oppure da apparecchiature installate su veicoli di varia natura. Vicino a Los Angeles, nella San Fernando Valley è stata però condotta una prima sperimentazione che ha coinvolto l’utilizzo di svariati droni.

Sfruttando questo tipo di velivoli è stato possibile raccogliere i dati relativi allo spostamento degli utenti: il drone era in grado di rilevare le informazioni inviate dai singoli client e processando poi tali dati è stato possibile procedere a una vera e propria profilazione completa di spostamenti. Per rendere possibile il rilevamento era sufficiente che sul terminale fosse attiva una qualsiasi app che in un determinato momento scambiava dati attraverso tecnologie wireless.

L’iniziativa è stata condotta da Adnear, società impegnata in quello che possiamo definire advertising di prossimità – che però ha dichiarato di rilevare e memorizzare i soli dati di posizione del terminale e non ulteriori informazioni utili alla profilazione. Nell’operazione sono stati coinvolti svariati droni, ognuno dei quali pilotato da un operatore e probabilmente la medesima iniziativa verrà ripetuta a Singapore, area in cui Adnear ha il proprio head quarter.

Nell’esperimento si è scelto di utilizzare dei droni per sfruttare l’ampia copertura offerta da un dispositivo radio posizionato su tali velivoli, anche se nel corso delle prove sono emersi pure i limiti di queste soluzioni, e in particolare l’autonomia di volo offerta.

L’utilizzo di droni e la sperimentazione in tal senso è sempre più estesa, spingendosi fino a situazioni piuttosto borderline sul piano legale come la raccolta di dati all’insaputa dell’utente. Quello dei droni è un ambito completamente nuovo e solo in parte coperto da una normativa, ma in futuro questi aspetti diverranno molto discussi e interessanti.

Ricollegandoci all’argomento della notizia ricordiamo che qualche settimana fa è stata presentata un’iniziativa intesa a definire delle no-fly-zone per i droni, aree di divieto di sorvolo segnalate dagli utenti stessi al fine di evitare di essere spiati dai droni.

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