La mossa dopo il recente sorpasso subìto da Instagram. Ora il microblog ha più funzionalità. Con i video proprietari si accantona Vine
ROMA – Nuova rivoluzione per Twitter. Il popolare servizio di microblogging ha introdotto la possibilità di creare conversazioni private tra più utenti in contemporanea e quella girare, montare e pubblicare video di 30 secondi (il doppio di quanto consentito da Instagram) e inviarli a propri follower accantonando così l’applicazione Vine. Due modifiche che di fatto cambiano l’essenza del social stesso. La prima trasforma Twitter in qualcosa di simile a Whatsapp o Facebook Messenger, sempre però nel rispetto dei 140 caratteri compresi link ed emoticon. L’altra permetterà di allegare un filmato al messaggio senza dover passare per un collegamento esterno. Entrambe le novità verranno rese disponibili nei prossimi giorni, rende noto ufficialmente Twitter, precisando che la funzione video sarà abilitata prima sulle piattaforme iOS e in seguito alle altre.
La funzionalità video, secondo l’ad del microbolog Dick Costolo, potrà essere sfruttata dai reporter, per i quali Twitter è diventato negli anni uno strumento fondamentale. “Siamo convinti che durante ogni tipo di evento, locale o globale, l’opportunità delle persone di ‘tweettare’ notizie e di diffonderle nel mondo sia un’enorme opportunità”, ha detto Costolo.
La mossa di Twitter arrivo dopo il sorpasso subìto da Instagram, secondo l’indiscrezione rilanciata dal sito Mashable.com: a dicembre scorso l’app comprata da Facebook nel 2012 ha raggiunto quota 300 milioni di utenti attivi, Twitter ne ha 289 milioni. La sfida tra le due piattaforme è iniziata proprio nel 2012, quando Twitter ha bloccato il supporto alle “card” che mostravano all’interno del social network le foto caricate dagli utenti Instagram, semplicemente postando il link all’interno di un tweet. Sfida continuata nei giorni scorsi quando Twitter ha chiesto ai suoi utenti più popolari come media, personaggi famosi nello spettacolo e lo sport, di condividere foto direttamente dalla sua piattaforma e di non ‘trascinarle’ da altre piattaforme, come appunto Instagram.