I 186 milioni di statunitensi presenti sul social network potranno lasciare un ‘testamento’: scegliere la cancellazione dell’account, non fornire alcuna indicazione – lasciando che il proprio profilo sia ‘congelato’ – o lasciarlo ‘in eredità’
New York, 12 febbnraio 2015 – Uno lascia in eredità i soldi, gli immobili, le lezioni di vita. Volendo anche cani, gatti e canarini. Ma dei profili Facebook che ne è, dopo la morte? Nessun problema, d’ora in poi gli utenti statunitensi potrenno decidere il destino del proprio account: i 186 milioni di statunitensi presenti sul social network potranno lasciare un ‘testamento’: scegliere la cancellazione dell’account dopo la morte, non fornire alcuna indicazione – lasciando che il proprio profilo sia ‘congelato’ da Facebook con le impostazioni sulla privacy già scelte – o lasciarlo ‘in eredità’ a una persona, che avrà la possibilità di pubblicare un ultimo post, rispondere alle richieste di amicizia, aggiornare la foto del profilo e la cover e archiviare i post e le foto pubblicati.
Finora, quando un familiare comunicava la morte di un utente, Facebook verificava la notizia e ‘congelava’ l’account, che continuava a essere visibile, ma senza la possibilità di essere gestito o modificato da altre persone, ha detto a Usa Today la product manager di Facebook, Vanessa Callison-Burch.
L’erede, però, avrà un accesso limitato e non potrà, per esempio, cancellare o modificare dei postpubblicati in passato dal deceduto, o decidere di cancellare l’account.
Facebook ha ricevuto “centinaia di migliaia” di richieste di persone desiderose di accedere all’account di un familiare morto, da quando aveva deciso, nel 2007, di ‘congelare’ le pagine. “Abbiamo sentito che molte persone volevano pubblicare informazioni sui funerali o scaricare le foto, per conservarle. Così abbiamo capito – ha detto Callison-Burch – che potevamo fare di più”.
Negli Stati Uniti, da tempo si combatte per l’eredità dei beni personali digitali. Alcuni Stati del Paese hanno approvato, in tal senso, delle leggi: in Virginia, per esempio, dal 2013 i genitori possono ereditare il controllo degli account dei figli.