‘Entro il 2020 tutti i nostri prodotti saranno connessi a Internet’
MONTECARLO – La tv comandata dallo smartphone o dal tablet che segnala anche le previsioni del tempo, lo smartwatch che con la sveglia del buongiorno attiva la macchina del caffè e fa uscire l’auto dal parcheggio, il forno che attraverso un’app ti dice se l’arrosto è cotto al punto giusto. Fantascienza? No, è l”Internet delle cose‘ secondoSamsung, tecnologia uscita dal campo della sperimentazione e che sta bussando prepotentemente alle porte delle nostre case. L’azienda coreana pioniera in questo settore – di recente ha comprato la piattaforma specializzata SmartThings – ci punta molto in un momento in cui sta perdendo quote di mercato nel settore smartphone in attesa dell’arrivo del nuovo Galaxy S6, rivale predestinato dell’IPhone 6.
“Entro il 2020 tutti i nostri prodotti saranno collegati a Internet, ma il 75% delle nostre tv sono già connesse al web”: ha spiegato il colosso tecnologico coreano. “Il nostro mondo si sta trasformando con l’Internet delle cose, che cambierà la nostra economia e le nostre vite”, ha sottolineato Bk Yoon, presidente e Ceo di Samsung Electronics durante il forum annuale dell’azienda che quest’anno si è tenuto a Montecarlo. “La situazione economica attuale deve essere una sfida per maggiore innovazione. Ci prepariamo a crescere in Europa per i prossimi 10 anni”, ha aggiunto Yh Eom, presidente di Samsung Electronic Europa.
Il cuore di questa rivoluzione, fatta di app e sensori, per Samsung è lacasa. A partire dalle tv, sempre più grandi e con una definizione sempre maggiore. A Montecarlo il colosso tecnologico ha portato le ultime tv lanciate al Ces di Las Vegas, con il sistema Suhd, che grazie a nano cristalli messi a punto dall’azienda sono in grado di dare una qualità del colore 64 volte maggiore rispetto a una normale tv. Sono governate da un sistema operativo aperto, Tizen, ‘fatto in casa’ da Samsung per smarcarsi da Android di Google. “E’ la nostra piattaforma per far convergere tutti i dispositivi e le applicazioni attraverso una interfaccia intuitiva”, ha sottolineato Mark Zoeller, direttore per l’Europa del marketing e delle vendite di Samsung Electonics. Secondo Zoeller, inoltre, “entro il 2020 la grandezza standard delle tv sarà 65 pollici”.
Altro luogo simbolo dell’Internet delle cose per l’azienda coreana è lacucina, dove procede su due direttrici. La prima, la connessione di elettrodomestici ad Internet e quindi comandabili via smartphone e tablet. La seconda, rendendo gli elettrodomestici più sofisticati e di design grazie alla collaborazione col Club des Chefs, un’associazione di cuochi stellati di cui fa parte anche l’italiano Davide Oldani.
A Montecarlo hanno cucinato dal vivo, in pieno stile reality. Altro importante tassello dell’Internet delle cose è l’auto connessa: il cruscotto è adesso collegato a smartwatch come il Samsung Gear S, che può anche telefonare. Con Il Gear S si possono aprire le portiere dell’auto, ma anche accenderla, spegnerla e farsi raggiungere all’entrata di un parcheggio. La tecnologia, chiamata Remote Valet Parking Assistant, è stata già adottata dalla Bmw i3. Prelude al grande passo dell’auto che si guida da sola e su cui stanno lavorando anche Google e Mercedes. Un grande tema legato all’Internet delle cose è infine la sicurezza, con così tanti ‘oggetti’ e dispositivi connessi alla rete che incamerano tutti i nostri dati e fanno gola agli hacker. E in aiuto di Samsung potrebbe arrivare BlackBerry, con i suoi numerosi brevetti sulla sicurezza, se le voci sull’acquisto di quest’ultima da parte dei sudcoreani si concretizzeranno.