Dagli accessori fitness agli smartwatch, ci “vestiremo” tech: la megafiera internazionale di Barcellona conferma la tendenza
L’orologio Huawei
Qui nella Mecca dei telefoni, tra ali di iperesperti e iperappassionati, la tendenza si fa robusta: il Mobile World Congress di Barcellona, megafiera internazionale dedicata alla telefonia, conferma che la tecnologia finiremo per portarla addosso. Tra gli stand invasi da video e selfie, luccica ciò che chiamano wearable device: tutto “indossabile”, dagli orologi agli accessori per il fitness. Occhio, allora, agli smartwatch, come il Watch Urbane LTE presentato in Catalogna da Lg che può diventare un novello walkie-talkie. HTC, invece, tiene alla (nostra) forma e il suo GRIP, braccialetto fitness compatibile sia con Android che iOS, traccia i percorsi grazie al GPS.
MILLE E UNA NOTTE — Anche i leoni cinesi di Huawei, quelli che rosicchiano voracemente quote di mercato, sono sbarcati in Europa per mostrare del fresco wearable: i nuovi TalkBand N1 e B2, braccialetti collegati ad auricolari Bluetooth, e il primo Huawei Watch con design da orologio classico. Su questo terreno sconfinato, però, sta per atterrare l’Apple Watch, il modello di Cupertino che terremoterà il mercato ad aprile. Per questo, Samsung, ferma al proprio Gear S, presenterà un altro smartwatch solo dopo. Adesso i sudcoreani coccolano altro, soprattutto il nuovo visore per realtà virtuale, il Gear Vr Innovator Edition, da usare col Galaxy S6. Per il resto, Barcellona ascolta il rumore della battaglia sugli smartphone e disegna il futuro dei giganti in campo: così, sappiamo che si userà sempre meno plastica e più metallo e che le fotocamere saranno potenziate a misura di autoscatto. Il tutto, mentre dietro l’angolo risuona un numero da mille e una notte: non mastichiamo bene il 4G e già qui si disegna il 5G, rete del futuro da 5 Gigabit per secondo.