Acer Revo One, MSI Cubi e Shuttle DS57U, sono tre soluzioni desktop molto diverse da loro, ma accomunate da dimensioni estremamente ridotte. Possono essere installate sulla scrivania o dietro il computer (tranne Revo One), far parte del mobilio di casa grazie al loro design, o essere nascosti da sguardi indiscreti. Ma riescono a sopperire alle esigenze basilari di un personal computer senza farci rimpiangere il nostro amato e pachidermico case?
Introduzione
Qualche decennio fa, quando i computer occupavano intere stanze e la potenza di calcolo era sufficiente per riprodurre qualche carattere su schermo e poco altro, probabilmente in pochi avrebbero creduto che in un futuro non troppo distante i computer si sarebbero indossati, o portati in tasca. Cinquant’anni possono essere un periodo di tempo in assoluto breve per l’evoluzione dell’umanità, ma relativamente al mondo informatico si è trattato di un periodo di tempo paragonabile a intere ere geologiche. A tal punto che ad oggi il computer può assumere connotati estremamente diversi, per destinazioni d’uso che di fatto sono quasi antitetiche fra di loro.
La versatilità è la caratteristica che contraddistingue il settore di oggi, pregno di proposte decisamente agli antipodi: se i vari produttori propongono da un lato potenti workstation per il professionista affamato di potenza bruta, dall’altra ci sono utenti disposti ad “accontentarsi” pur di avere sistemi poco ingombranti, facilmente nascondibili nel mobilio domestico o belli da vedere, prima di ogni cosa. I nuovi processi produttivi e le nuove tecniche di miniaturizzazione permettono di avere form factor che solo pochi anni fa erano decisamente improbabili, senza rinunciare ad una buona dose di potenza bruta per consentire un uso quotidiano senza troppi compromessi.
Ma a permettere ciò non è stata solo la disponibilità di processori sempre più potenti e parchi nei consumi, ma ha giocato un ruolo decisamente importante l’introduzione degli SSD. Grazie all’introduzione dei sistemi di storage a stato solido, infatti, si è trovata una soluzione a diverse problematiche, sia in fatto di spazi occupati che di performance reali. Le varie tecnologie hanno di fatto permesso di ridurre gli ingombri senza assolutamente impattare nelle performance, offrendo anzi sensibili vantaggi in tal senso. Nell’articolo analizzeremo tre mini-PC differenti, tutti caratterizzati da form-factor diversi e pensati per destinazioni d’uso differenti.
In comune avranno le dimensioni, in tutti i casi molto ridotte: Shuttle Barebone DS57U, MSI Cubi e Acer Revo One sono tre computer desktop di piccole dimensioni che si contraddistinguono per alcune caratteristiche essenziali. Il modello di Shuttle utilizza un sistema passivo per la dissipazione e quindi privo di ventole, mentre Cubi è un sistema letteralmente tascabile. Acer Revo One è il prodotto più “specifico” dei tre, dal momento che con i suoi tre dischi in RAID 5 vuole posizionarsi come un prodotto in grado di essere contemporaneamente un computer tradizionale, un media center, un NAS e un server cloud. Quest’ultimo utilizza dischi meccanici, caratteristica che potrebbe consegnare le prestazioni meno esaltanti fra i sistemi presi in esame.
I vantaggi di avere computer così piccoli sono parecchi. Innanzitutto solitamente vantano consumi energetici particolarmente ridotti anche quando a pieno carico, mentre possono essere installati in ambiente con particolare facilità. In molti casi, come su due dei prodotti che abbiamo analizzato, è possibile effettuare l’installazione dietro ad un monitor o un televisore, utilizzando lo standard VESA, mentre in altri l’estetica viene curata per spiccare il più possibile in ambiente, per un computer che può facilmente fare parte del mobilio domestico e non rappresentare così una presenza ingombrante come molti case tradizionali.
Acer Revo One | MSI Cubi | Shuttle DS57U | |
OS | Windows 8.1 | Windows 8.1 | – |
Processore | Intel Core i3-5010U da 2,1GHz 2 Core – 4 Thread |
Intel Core i3-5005U da 2,0GHz 2 Core – 4 Thread |
Intel Celeron 3205U da 1,5GHz 2 Core – 2 Thread |
RAM | 4 GB | 4 GB | – |
Storage | HDD 3 x 1,5 TB in RAID 5 Circa 3GB di spazio utilizzabile |
SSD da 128GB | – |
Porte | 2 x USB 2.0 2 x USB 3.0 Gigabit Ethernet HDMI Mini DisplayPort Audio 3,5mm combo Lettore di schede di memoria |
4 x USB 3.0 Gigabit Ethernet HDMI Mini DisplayPort Audio 3,5mm combo |
4 x USB 2.0 2 x USB 3.0 2 x Gigabit Ethernet HDMI DisplayPort 2 x 3,5mm Audio Accensione da remoto 2 x RS232 Lettore di schede di memoria |
Connettività | Wi-Fi 802.11N Bluetooth |
Wi-Fi 802.11AC Bluetooth 4.0 |
Wi-Fi 802.11N |
Dimensioni | 106,5 x 106,5 x 155 mm | 115 x 111 x 35 mm | 200 x 165 x 39,5 mm |
Street price | circa 500 € | circa 450 € | circa 250 € (senza HDD e RAM) |
I mini-PC richiedono inoltre una manutenzione minima nel corso del tempo. Caratteristica che li rende particolarmente idonei da essere utilizzati e gestiti anche da un pubblico meno esperto ed esigente. Non sono naturalmente espandibili come un computer tradizionale o come un pre-assemblato ma, come vedremo ad esempio sullo Shuttle, in alcuni casi i produttori danno anche un minimo margine d’azione. Ma questi mini-PC possono di fatto sostituire definitivamente i nostri assemblati con schede madri ATX e periferiche oculatamente scelte sulla base delle nostre specifiche esigenze? Alla domanda risponderemo nel corso dell’articolo.
Qui cercheremo di valutare pregi e difetti di ogni soluzione, non mancando di effettuare alcuni benchmark per stabilire le performance in maniera più oggettiva possibile. Valuteremo le prestazioni dell’hardware integrato come quelle del sottosistema di storage, e misureremo anche il consumo delle varie macchine a riposo, con CPU a pieno carico e in full load (sovraccaricando anche la GPU con Furmark). Spiegheremo anche le destinazioni d’uso delle macchine in base a quanto promosso dalle società, e le impressioni che abbiamo avuto durante l’uso quotidiano dei tre minuscoli personal computer di Shuttle, MSI e Acer.