Tutte le nuove abitazioni le cui autorizzazioni sono state presentate dopo il 1° luglio 2015 dovranno essere predisposte alla banda larga e alla fibra ottica. E questa volta l’obbligo lo prescrive la legge, con l’articolo 135-bis del decreto Sblocca Italia pubblicato nella Gazzetta Ufficiale lo scorso 11 novembre. Sono inclusi nell’obbligo anche tutti gli edifici che subiranno “pesanti ristrutturazioni” autorizzate a partire dalla stessa data.
Riportiamo testualmente la parte interessata alle modifiche del testo coordinato del decreto legge: “Tutti gli edifici di nuova costruzione per i quali le domande di autorizzazione edilizia sono presentate dopo il 1° luglio 2015 devono essere equipaggiati con un’infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all’edificio, costituita da adeguati spazi installativi e da impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica fino ai punti terminali di rete”.
Lo stesso testo specifica cosa si intende per “infrastruttura fisica multiservizio interna all’edificio”, ovvero “il complesso delle installazioni presenti all’interno degli edifici contenenti reti di accesso cablate in fibra ottica con terminazione fissa o senza fili che permettono di fornire l’accesso ai servizi a banda ultralarga e di connettere il punto di accesso dell’edificio con il punto terminale di rete”.
La legge dovrebbe consentire una maggiore semplificazione delle procedure di allacciamento in caso di nuovi abbonamenti di fibra ottica, nel tentativo di promuovere l’adozione delle nuove tecnologie di rete. Nel caso in cui l’abitazione risulti idonea, un tecnico abilitato potrà inoltre rilasciare un’etichetta di “edificio predisposto alla banda larga”, da sfruttare in caso di cessione, dell’affitto o della vendita dell’immobile.