Internet più veloce ed efficiente grazie a Google Brotli

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Google ha annunciato un nuovo algoritmo di compressione per le pagine web, chiamato Brotli. Sostituisce Zopfli e viene eseguito con un’efficienza del 20/26% superiore rispetto a quest’ultimo

Con i siti e i servizi del web che diventano sempre più complessi, la necessità di migliorare gli algoritmi di compressione delle pagine sta diventando sempre maggiore, soprattutto in ambiente mobile. Ed è con questa premessa che Google vuole offrire la soluzione migliore, che prende il nome di Brotli. Brotli è un algoritmo open-source in grado di offrire un’efficienza del 20-26% superiore rispetto a quanto possibile con Zopfli, il precedente modello della società.

Proprio come il suo predecessore, Brotli è stato progettato con l’unico scopo di rendere il caricamento delle pagine web più efficiente. Si tratta, secondo Google, di un “formato lossless che comprime i dati utilizzando una combinazione dell’algoritmo LZ77 e del codice Huffman, con un’efficienza comparabile a quella dei migliori sistemi di compressione generici disponibili attualmente”. Secondo i dati rilasciati da Google Brotli dovrebbe essere più veloce dell’implementazione di Deflate più efficace.

Nei test condotti su Linux 3.13.0 su un Intel Xeon Eg-1650 v2 operante alla frequenza di 3,5GHz, i ricercatori Google affermano che Brotli viene eseguito con un rapporto di compressione 3.381:1 ad una velocità di compressione di 98,3MB/s e decompressione di 334MB/s. Sulla stessa macchina, l’implementazione di Deflate più veloce riesce a comprimere a 93,5MB/s e decomprimere a 323MB/s, ma con un rapporto di compressione meno preciso pari a 2.913:1.

Google ha sviluppato il nuovo Brotli nella speranza che venga introdotto all’interno di parecchi browser per la navigazione online, ma è chiaro che la tecnologia è soprattutto rivolta in ambiente mobile. Un algoritmo di compressione più efficace si traduce in caricamenti più rapidi da una parte, ma dall’altra potrebbe consentire miglioramenti sensibili nella durata della batteria dei dispositivi e un traffico internet inferiore a parità di contenuti.

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