GOOGLE PUNTA AL CONCORRENTE DI APPLE PAY

Mountain View sarebbe interessata ad acquisire Softcard, società specializzata nei pagamenti tecnologia Nfc. Il sistema è molto diffuso per pagamenti via mobile ed è utilizzato da Apple sugli utimi modelli di iPhone, ma solo con Apple Pay

softcard_google studioweb22.com

CaliforniaGoogle starebbe trattando l’acquisizione di Softcard, azienda specializzata nei pagamenti mobile Nfc (Near Field Communication), sistema che permette di effettuare pagamenti via mobile. La notizia della trattativa, per un valore stimato di 50 milioni di dollari, è stata riportata dal Wall Street Journal.

A Mountain View c’è massimo riserbo sulla questione e in un post sul blog ufficiale di Google si legge: “Non abbiamo nessun commento, retroscena, profondo retroscena, cenno, occhiolino, risposta verbale o non verbale per questo tipo di rumor”.

Startup dal nome infelice
La startup Softcard (nata come ‘Isis’, ha dovuto cambiare di corsa il nome) è una joint venture formata nel 2010 dalle principali compagnie di telefonia statunitense (AT&T, Verizon e T-Mobile). Attualmente è disponibile per gli smartphone con sistema operativo Android e Windows Phone ed è utilizzato in circa 200 mila punti vendita statunitensi, tra cui Subway e McDonalds.

Nonostante la diffusione, Softcard non ha ottenuto il successo sperato, con perdite registrate in bilancio per circa 15 milioni di dollari al mese e conseguente riduzione del personale, con il licenziamento di 60 dipendenti.

Mercato in espansione
Dopo il debutto di Apple Pay, il mercato dei pagamenti mobile sta crescendo oltre ogni previsione: dai 12,8 miliardi di dollari del 2012 la previsione è  di 90 miliardi nel 2017. Gli analisti del settore stimano che nel 2019 i pagamenti tramite mobile raggiungeranno i 142 miliardi di dollari.

Apple ha adottato il sistema Nfc sui nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus lanciati a settembre 2014, ma il sistema funziona esclusivamente con il sistema proprietario Apple Pay e non può essere sfruttato per altri scopi dagli sviluppatori di terze parti.

Non sono pochi i device (smartphone, phablet e tablet) che consentono operazioni di pagamento via Nfc tradizionale. Per effettuare i pagamenti, l’utente deve avere uno smartphone con chip Nfc e l’integrazione della propria carte di credito nel dispositivo mobile.  Il sito Nfc Word pubbica un elenco completo di tutti i device, disponibili in tutto il mondo, con sistema Nfc. La lista viene aggiornata in tempo reale.

Qualche settimana fa si è diffusa l’indiscrezione che anche Samsung sarebbe interessata a rafforzarsi sui pagamenti ‘mobile’ con l’acquisto della società Loopay.

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