La Germania promette di portare almeno 50 Mbps a tutti gli abitanti entro il 2018; ancora indietro l’Italia anche se inizia a muoversi qualcosa
La Germania si è impegnata ad offrire a tutti i suoi cittadini almeno 50 Mbps entro il 2018. Trattasi di un impegno davvero importante visto che i 50 Mbps sono una velocità 5 volte superiore alla media della velocità della banda larga mondiale. Akamai ha, infatti, certificato nei suoi report che la velocità media delle connessioni a banda larga del mondo è di circa 5 Mbps. Alla luce di questi dati il piano della Germania appare, dunque, molto ambizioso.
Attualmente, già il 70% della popolazione può avere accesso a network che offrono velocità simili e per arrivare al 100% di copertura il Governo tedesco ha stanziato 2,7 miliardi di euro ma è alla ricerca di ulteriori finanziamenti da parte dei provider locali che beneficeranno della realizzazione di questa nuova rete ultra veloce. La Germania, dunque, ha deciso di premere decisamente sull’acceleratore della digitalizzazione del paese per offrire 50 Mbps a tutti entro pochi anni. Una situazione ben differente da quella italiana dove ancora si stenta a definire un progetto globale per portare la vera banda larga a tutti gli abitanti del paese.
L’Agenda Digitale italiana punta a portare a tutti i 30 Mega e i 100 Megabit ad almeno il 50% della popolazione entro il 2020, ma il piano del Governo appare ancora in ritardo. Mancano, per esempio, ancora tutti quei dettagli sulle aree di intervento che dovrebbero arrivare entro l’anno. Fortunatamente, il Cipe che ha già stanziato i primi 2,2 miliardi di euro di finanziamenti per le reti veloci (12 miliardi gli investimenti previsti: 5 dai privati, 7 dal pubblico). Sul fronte privato si dialoga ancora tra Metroweb, Telecom Italia, Enel e tutti gli operatori interessati allo sviluppo delle reti di nuova generazione su fibra ottica senza trovare ancora un accordo definitivo.
Nonostante la buona volontà, l’Italia appare ancora in ritardo con l’auspicio che si trovi presto la quadratura del cerchio e si riesca ad imprimere davvero un’accelerazione simile a quella che sta portando avanti la Germania.