Facebook down per pochi minuti, panico in rete

Un breve blackout di Facebook di circa 30 minuti nella giornata di ieri sera ha mandato nel panico milioni di iscritti in tutto il mondo

facebook down studioweb22.com

Dopo i disagi causati da Skype che per moltissime ore ha lasciato offline i suoi utenti, anche Facebook ha dato qualche dispiacere ai suoi iscritti. Nella giornata di ieri, il social network è andato in blackout per circa 30 minuti, pochi, ma forse comunque troppi per i “dipendenti” da questa piattaforma sociale che in poco tempo hanno iniziato ad invadere gli altri social network di richieste di aiuto e di proteste per la mancata possibilità di accedere sia da desktop che da mobile a Facebook.

Provando infatti ad accedere aTwitter ed a seguire l’hashtag#FacebookDown era possibile scorrere una lunghissima serie di messaggi provenienti dagli utenti Facebook di tutto il mondo. Il disagio, iniziato circa alle ore 18.30 di ieri, non avrebbe, però, colpito tutti gli utenti del social network. Grazie aDownDetector è stato infatti possibile scoprire che la maggior parte dei problemi d’accesso hanno colpito gli utenti Inglesi e dell’Europa dell’ovest, Italia Inclusa, oltre che gli utenti della costa est dell’America. In breve tempo, comunque, il problema d’accesso al social network è stato risolto, segno che l’eventuale guasto non era poi così rilevante.

Facebook down per pochi minuti, panico in rete

Anzi, alcuni analisti ipotizzano che possa essersi trattato anche di un down programmato per l’aggiornamento dell’infrastruttura. Non è infatti la prima volta che Facebook subisce dei micro blackout che si risolvono rapidamente nel giro di poche decine di minuti.

Facebook non è, comunque, intervenuto ufficialmente per spiegare la causa del micro blackout della giornata di ieri. I pochi minuti di malfunzionamento e la conseguente mole di proteste scaturita in pochi istanti devono comunque far riflettere sulla “dipendenza” di molti utenti della rete ai social network, luoghi virtuali spesso pericolosamente preferiti alla realtà.

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