Uno sguardo sulle varie funzioni di Apple Watch, sia con le applicazioni incluse di default nel sistema operativo che con i software di terze parti.
Durante l’evento “Spring Forward” di San Francisco, Apple è entrata maggiormente nel dettaglio delle funzioni di Apple Watch, un dispositivo che ovviamente non si occuperà solo della misura del tempo. Ma cosa può davvero fare lo smartwatch e quali requisiti sono necessari al suo funzionamento?
La domanda sarà balenata in mente a molti nel corso degli ultimi mesi: dalla presentazione di settembre, infatti, le informazioni rilasciate dall’azienda sono sempre state al contagocce. Innanzitutto, va specificato come la gran parte delle funzioni diApple Watch necessitino dell’abbinamento a un iDevice aggiornato a iOS 8.2, da iPhone 5 e successivi. I servizi standalone, infatti, sono fortemente limitati poiché il device non è dotato di connettività propria, ma si allaccia alla Rete tramite il dispositivo a cui è abbinato. Inoltre, si può distinguere tra applicazioni in dotazione e altre, invece, scelte dall’utente direttamente da App Store.
Anzitutto occorre però badare all’ambito entro cui si intende utilizzare lo smartwatch, scegliendo così fin dal principio la versione che meglio si adatta alle proprie esigenze. Tutto il resto verrà di conseguenza. Tre le versioni disponibili, ognuna delle quali declinate in un’ampia gamma di materiali e colori:
- Apple Watch Sport (immagini): per il fitness e l’attività sportiva, progettato per una massima comodità e la necessaria resistenza;
- Apple Watch (immagini): versione da passeggio, robusta e raffinata;
- Apple Watch Edition (immagini): elegante e preziosa, con scocca in oro e finiture pregiate.
Apple Watch: applicazioni in dotazione
Come ogni classico orologio, Apple Watch si occupa innanzitutto della misura del tempo. Ben oltre, però, alle singole lancette: si possono impostare fusi orari multipli, controllare informazioni aggiuntive come meteo e cicli lunari, cronometrare le proprie attività giornaliere, scegliere il proprio quadrante preferito da un nugolo ben nutrito di template, visualizzare appuntamenti di calendario e molto altro ancora. Inoltre, il device è dotato di alcuni sensori biometrici, tra cui il monitoraggio delle pulsazioni, sfruttate sia per il controllo dell’allenamento della salute che per attività più emozionali: grazie al feedback tattile e sonoro incluso, infatti, Apple Watch permette di condividere il proprio battito cardiaco, brevi disegni e veri e propri “sentimenti” tattili con gli altri. La gran parte delle caratteristiche, tuttavia, è esplicata dalle app integrate:
- Messaggi: in abbinamento con un iPhone, lo smartwatch può visualizzare SMS e comunicazioni iMessage, a cui rispondere direttamente sia con frasi preimpostate che con la dettatura vocale. L’utente sceglierà quindi se inoltrare un file audio oppure la trascrizione di quanto pronunciato;
- Telefono: quando si riceve una chiamata su iPhone, si può direttamente conversare dal polso grazie al microfono e agli speaker integrati. Inoltre, per rifiutare una chiamata è sufficiente coprire l’orologio con una mano;
- Mail: ricevuta una mail sul proprio iDevice, la si può visualizzare al polso anche con alcuni allegati, come le fotografie, quindi rispondere al mittente con messaggi preimpostati o la dettatura;
- Calendario: un comodo strumento per visualizzare sul polso appuntamenti, inserire nuove voci, controllare anniversari e molto altro ancora;
- Attività: Apple Watch può diventare un provetto personal trainer, monitorando il movimento del proprietario e suggerendo quando sia il momento giusto per sgranchire le gambe, così da non rimanere troppo tempo immobili davanti a un computer;
- Allenamento: workout personalizzati, con obiettivi da raggiungere, premi e tracking dei propri progressi, per rimanere sempre in forma anche misurando valori biometrici e controllando il calcolo delle calorie;
- Mappe: una finestra sul mondo delle mappe di iOS 8, per controllare percorsi, strade e punti d’interesse direttamente dal polso;
- Passbook: carte d’imbarco, hotel, prenotazioni al cinema e al ristorante sempre organizzate e, soprattutto, spesso senza nemmeno passare dal check-in;
- Siri: l’assistente vocale più famosa, per gestire Apple Watch o l’iDevice abbinato con la voce, ma anche per effettuare ricerche sul Web e molto altro ancora;
- Musica: tutta la musica memorizzata su iPhone e gestita con iTunes, per controllare facilmente la riproduzione tramite l’orologio. Sulla base di quanto trapelato, 2GB di file musicali possono essere inoltre archiviati direttamente sullo smartphone.
- Mirino fotocamera: selfie perfetti anche a distanza, poiché Apple Watch può diventare un comando remoto per avviare una registrazione o effettuare uno scatto da iPhone;
- Telecomando: per gestire Apple TV senza bisogno di ricorrere al telecomando ufficiale, semplicemente scorrendo i canali disponibili sul piccolo schermo dell’orologio intelligente;
- Meteo: tutte le previsioni più esaurienti non solo dalla posizione in cui ci si trova, ma anche a livello internazionale, con bollettini giornalieri e settimanali;
- Borsa: per non perdersi mai un mercato azionario, così da controllare i propri investimenti senza estrarre lo smartphone dal taschino;
- Foto: un modo comodo per sfogliare il proprio archivio di immagini, quelle sincronizzate sul dispositivo terzo o su iCloud, per perdersi nella nostalgia del passato con la corona digitale: sono a disposizione per l’archivio fotografico 75MB, con ridimensionamento automatico delle immagini importate sullo smartwatch.
SPECIALE: APPLE WATCH
Nuovi modi di connettersi
C’è una funzione che potrebbe rendere Apple Watch un dispositivo del tutto peculiare rispetto alla concorrenza, più di quanto hardware e piattaforma non possano fare: è una funzione che poco ha a che fare con la tecnologia e molto ha a che fare con l’empatia. Lo smartwatch di Cupertino, infatti, è in grado di diventare uno strumento di comunicazione biunivoca tra due persone, il tutto però con modalità estremamente differenti dai soliti SMS, da WhatsApp, dalle telefonate o dalle email: la comunicazione tramite l’orologio si fa più diretta, più intima, per molti versi istintiva.
Un disegno. Un colpetto. Il battito del cuore. L’orologio, trasmettendo messaggi di questo tipo, avvicina simbolicamente le persone le une alle altre:
- Sketch: si disegna qualcosa sul display, sfiorandolo semplicemente con un dito, e il disegno viene proiettato pari pari sul display della controparte. Per poi svanire;
- Tap: come un colpetto sulla spalla, come un “poke” su Facebook, come un “psst” sussurrato in prossimità;
- Heartbeat: vedere sul display un cuore che batte, sincronizzato con la propria anima gemella, è qualcosa di magico che avvicina le due parti della comunicazione in modi fin qui mai esplorati realmente;
Tutti i normali modi di comunicare diventano più immediati, con Apple Watch. È a contatto con la pelle, quindi gli avvisi e le notifiche hanno anche una dimensione fisica, come il lieve tocco che senti a ogni messaggio in arrivo. Con Apple Watch tenersi in contatto con le persone che ami diventa più spontaneo e divertente: puoi inviare un tap, un disegno o persino il battito del tuo cuore.
In tutto ciò v’è un modo nuovo di pensare le comunicazioni tra gli utenti: se solo la piattaforma non fosse limitata (il dialogo è limitato tra dispositivi iOS, peraltro di un certo prezzo), sarebbe forse la rivoluzione definitiva. I paletti imposto da prezzo e piattaforma invece delineeranno per un verso il successo economico di Cupertino e per contro la zavorra che impedirà a questo nuovo modo di comunicare di esplodere in modo rivoluzionario. La concorrenza è però avvisata: Apple ha creato nuovamente una nuova categoria di prodotto andando oltre il prodotto stesso, e chi non avrà capito subito la portata della cosa è destinato a pagarne pesantemente dazio negli anni a venire.
Apple Watch: app di terze parti
Grazie a WatchKit, già da subito Apple Watch verrà lanciato con un numero già ben fornito di applicazioni da terze parti. Queste si scelgono e si scaricano su un device aggiornato a iOS 8.2, per poi essere trasferite sull’orologio. Già diverse le aziende che hanno deciso di collaborare con la Mela, tra cui si elenca:
- Nike Plus Running: per verificare le performance della corsa quotidiana, senza dover tenere un iPhone sempre sott’occhio;
- Instagram: una versione da braccio per uno dei più famosi servizi di condivisione social di fotografie;
- Twitter: un modo simpatico per non perdere mai i cinguettii dei proprio follower, anche quando ricorrere allo smartphone non è agevole;
- CNN: le notizie dal vivo non appena accadono, con notifiche che avvisano il proprietario degli aggiornamenti più importanti;
- BMW iRemote: non mai stato così facile monitorare la propria automobile. Dalla regolazione del volante riscaldato alla chiusura centralizzata, Apple Watch può gestire la vettura anche da remoto;
- eBay: controllare un acquisto, o l’andamento di un’asta, sarà sempre rapido e veloce fare shopping online.
Quelle presentate sono solo una piccola parte di tutte le applicazioni per App Store, già disponibili o ultimate nelle prossime settimane. Tra le varie, spiccano soprattutto le app collegate alla smart home, come la possibilità di accedere da remoto alle videocamere in casa o di gestire cancelli e finestre automatizzate, ma anche lucchetti digitali e altre serrature da sbloccare semplicemente avvicinando Apple Watch a un apposito lettore. Le chances sono davvero infinite e la gran parte emergerà nei prossimi mesi.
Non solo app
Cosa può fare Apple Watch, dunque? Il limite è la fantasia. Quel che è certo è il fatto che non si tratta soltanto di un display aggiuntivo, ma di un nuovo modo di pensare lo spostamento delle informazioni: più rapido, intimo, “liquido”, naturale. Mandare un “tap” da Apple Watch è l’essenza de “il medium è il messaggio”, poiché in quel “tap” c’è molto dell’orologio e molto della persona che lo indossa. Si va oltre lo status symbol e si va ben oltre la semplice idea di un device in grado di arricchire l’esperienza digitale della persona: la realtà è che il valore aggiunto è nella maggior integrazione del digitale nella vita reale, confondendone definitivamente i confini.