Pare che Enel stia collaborando con un fornitore terzo per stendere in Italia un cavo unico che integra la fornitura elettrica e quella della connettività internet a banda ultralarga
Un unico cavo per collegare le case italiane alla rete elettrica e alla banda ultralarga. È questa l’offerta che Prysmian ha portato ai dirigenti Enel: una soluzione ancora più interessante se si considera che sfrutta tecnologia in buona parte italiane. È una soluzione “tecnicamente perfetta”, scrive il Corriere Economia che ha reso pubblica la novità. La nuova strategia di Enel andrebbe però ad infastidire Telecom e la sua rete tradizionale in rame.
Prysmian Cavi e Sistemi è una società italiana che opera come leader globale nei business Energia e Telecomunicazioni e che ha fatturato lo scorso anno circa 7 miliardi di euro. Il gruppo opera in 50 paesi in tutto il mondo, e vanta 89 stabilimenti, 17 centri di ricerca e sviluppo e una base di quasi 20 mila impiegati. Il nuovo cavo integra le tecnologie per portare nelle case la fibra (FTTH) e l’energia elettrica, e potrebbe ribaltare il panorama della banda ultralarga in Italia.
L’azienda punta sulla qualità: il settore è occupato da molte realtà di continenti diversi, fra cui gli immancabili cinesi che cercano di conquistare quote di mercato guardando verso i confini europei. Secondo quanto riportato dalla fonte, Prysmian ha di recente inviato una lettera alla UE per “impedire la colonizzazione cinese”, consigliando ai commissari di verificare la qualità dei componenti che verranno impiegati nelle reti. Il gruppo italiano è certo probabilmente di avere un chiaro vantaggio in tal senso.
L’obiettivo di Enel e Prysmian sembra pertanto quello di “rinnovare il parco dei contatori delle abitazioni”, andando a contrapporsi direttamente ad Enel nel tentativo di portare la fibra e le connessioni a banda ultralarga nelle case degli italiani, il tutto con tecnologie brevettate da italiani.