Auto a guida autonoma Google, 11 incidenti nei test

“Ad affermarlo la stessa Google, che saluta il risultato come uno splendido successo visti i 2 milioni e 400 mila km percorsi. Anche considerando che in tutti i casi la colpa era di altri ”

Il progetto dell’auto a guida autonoma

Nelle scorse ore è stato pubblicato un interessante intervento di Chris Urmson sul blog ufficiale, direttore del programma Google sull’auto a guida autonoma. L’argomento è di quelli che interessano un po’ tutti, appassionati e non, visto che nel nostro futuro a medio e lungo termine ci saranno sicuramente automobili che in parte o totalmente potranno guidare al posto nostro.

Già in numerosi veicoli in commercio si trovano sensori in grado di aiutarci nella guida, non solo su automobili costose. Pensandoci con un po’ di attenzione, troviamo anche su alcune utilitarie informazioni importanti come la temperatura esterna, utile per capire se si corre il rischio di strada ghiacciata, ABS, sistemi anti-pattinamento e controllo di stabilità, airbag, rilevatori di colpo di sonno, parcheggio automatico, tergicristalli autoattivanti e altro ancora. Si tratta di tecnologie pensate per innalzare di molto il livello di sicurezza, potenzialmente in grado di fare la differenza in caso di emergenza, scarsa visibilità o fondi scivolosi.

Esistono però progetti che fanno sembrare tutto questo preistoria; piccoli passi, seppur importanti, che fanno quello che possono contro la più grande causa di incidenti, ovvero gli errori di chi guida.

Google non è l’unica azienda che porta avanti un progetto di auto a guida autonoma, ma è sicuramente quella che condivide maggiormente i propri risultati con il pubblico. Oltre a questo, il programma Google Self-Driving Car gode di importanti finanziamenti, essendo l’azienda fortemente convinta dei grandi benefici che un’auto in grado di spostarsi da sola da un punto all’altro può offrire in termini di sicurezza.

Google guida autonoma studioweb22.com

Lo scetticismo tutto sommato generalizzato dei primi periodi, quando Google annunciò il programma, è mutato in interesse quando si è capito, negli anni,  che si trattava di una cosa seria e non di una boutade per farsi pubblicità e creare notizia. Prese in contropiede sono state anche le normative e i codici della strada USA, del tutto impreparati di fronte alle richieste di test ufficiali su strade pubbliche per i primi prototipi. Il compromesso si è trovato approvando in fretta normative che prevedessero comunque un pilota a bordo, nonché polizze assicurative astronomiche e zone limitate di utilizzo, ampliatesi poi col tempo. Oggi sono 4 gli Stati USA dove è permesso far circolare auto a guida autonoma ovvero California, Michigan, Florida e Nevada, ma il prossimo sarà il Texas e sarà seguito da altri.

Nel 2012 i progressi furono evidenti con la realizzazione di un’auto a guida autonoma programmata per portare un non vedente al lavoro. Si tratta di Mr. Steve Mahan, il protagonista del video in questa pagina, che ha fornito ulteriori conferme non solo della solidità del progetto, ma anche dello stato avanzato dei lavori. In questi giorni arrivano alcuni aggiornamenti e curiosità, che permettono di contestualizzare meglio i progressi e quando invece c’è ancora da fare.

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